Demografia del Biellese. Over65 i Longennials

Il Biellese è al 98° posto in Italia

Se i dati dell’Istat in futuro non ci smentiranno, il Biellese fra cinquant’anni sarà un territorio più piccolo, anziano e maggiormente sbilanciato dal punto di vista territoriale.
Gli over 65, oggi, sono la vera ricchezza del nostro territorio e non ci stanno più ad essere chiamati anziani. In buone condizioni di salute ed economiche, in grado di affrontare una longevità inedita, al termine «silver» usato nei paesi anglosassoni, preferiscono la nuova denominazione di «Longennials». Il nuovo termine riguarda tutte le sfere del vivere privato e comune: gli over 65 rappresentano nel Biellese, con l’esercito dei suoi 50mila (50.405 per la precisione nel 2021), un mercato del consumo considerevole, così come il real estate (il patrimonio immobiliare) a loro dedicato è in continuo fermento.

Se le tematiche sanitarie, da un lato, rimangono il tema di primaria importanza, soprattutto alla luce della pandemia, e hanno fatto risaltare la carenza di strutture adeguate, dall’altro, gli Over 65 sono un ricco bacino soprattutto per il mercato finanziario e immobiliare.
La scienza e la diffusione di abitudini più salutari hanno favorito l’allungamento della durata media di vita degli individui, tendenza confermata in un numero sempre maggiore di paesi e città. Il Biellese, il territorio più anziano d’Italia, entra quindi di diritto a far parte dei longevi del Nuovo Millennio. Se da un lato l’aumento dell’aspettativa di vita ci mette di fronte a sfide per nulla semplici – oltre alla sostenibilità del modello sanitario c’è quello pensionistico – dall’altro, presenta delle opportunità di crescita per alcuni versi inattese. Il fatto che a Biella il 29,3% della popolazione abbia più di 65 anni, e entro il 2050 la percentuale è destinata a crescere ulteriormente, presenta caratteristiche interesaanti sotto il profilo degli sviluppi economici.
Nella nostra realtà quotidiana, gli anziani sono di fatto ancora attivi e coinvolti nella vita sociale e professionale, grazie anche a una patrimonialità e una disponibilità economica senza paragoni. Dai dati di Bankitalia rielaborati da ABI, emerge infatti che gli over 65 possiedono oltre il 70% della ricchezza nazionale, di cui oltre il 60% in immobili. Longevità e abitazione diventano quindi un tema d’attualità: una ricerca effettuata da Active Longevity Institute, ha fatto emergere che: un terzo degli anziani teme che la casa in cui abita possa rappresentare un pericolo per la propria incolumità; un quarto teme di invecchiare dentro la casa in cui vive per la stessa ragione; e altrettanti soffrono per la carenza di spazio, temendo di non poter ospitare, quando e se servisse, una badante.

E udite, udite… un terzo di loro sarebbe disposta a cambiare casa.
Sono quindi un’eccellenza che dobbiamo valorizzazre e aggregare nella direzione di un cambiamento culturale sportivo e sociale.
Ecco perché Biella ha il dovere di creare opportunità (per i giovani) per gli anziani. Ophs… per i longennials.

LA POSIZIONE IN PIEMONTE

Cuneo è al 53° posto in classifica rispetto agli capoluoghi di provincia piemontesi

Settore per settore in classifica

Se la qualità della vita per i bambini è buona, per i giovani dai 18 e i 35 anni è meno buona, per gli over65 e gli anziani sono dolori. Biella, in quest’ultimo settore, è tra le città più anziane d’Italia e si colloca al 98° posto assoluto. I dati ci dicono che per indice di dipendenza degli anziani siamo al 106° posto, davanti solo a Savona che è ultima in classifica. Ultimi per trasporto anziani e disabili, ultimi per assistenza domiciliare e all’88° posto per presenza di Geriatri. Ma siamo nella top ten, al quinto posto assoluto, per ricchezza e consumi, al 38° posto per depositi bancari, al 45° posto per speranza di vita a 65 anni e al 67° posto per reddito medio da pensione di vecchiaia. Qui sotto i risultati per settore.

Lascia un commento