Intelligenza Artificiale. Ecco cosa ha risposto sul futuro biellese

Grimilde, la malvagia matrigna di Biancaneve, interrogava (illudendosi) lo specchio per avere conferma della propria bellezza; i popoli antichi interrogavano gli oracoli per conoscere il proprio destino; noi, che ci siamo imposti di «cambiare» le sorti del Biellese, più realisticamente ci affidiamo ai numeri per verificare se i nostri sforzi vanno nella direzione giusta o necessitano di qualche aggiustamento. Come san Tommaso, abbiamo voluto toccare con mano se quanto riportato nel volume «Il Biellese che non ti aspetti», risponde a realtà o se i dati che vi abbiamo proposto impongono qualche ulteriore verifica. Prima che il Garante bloccasse ChatGPT (la tecnologia che consente di simulare i processi dell’intelligenza umana attraverso la creazione e l’applicazione di algoritmi integrati in un ambiente di calcolo dinamico) il giovane Tommaso Porta, studente universitario al Politecnico di Torino, ha posto per noi tre semplici domande ottenendo risposte in soli trenta secondi che, oltre a lasciarci esterrefatti per la completezza delle argomentazioni, si sovrappongono incredibilmente a molte delle conclusioni alle quali sono giunti gli esperti da noi interpellati al convegno sul Futuro del nostro territorio.

Cosa ha risposto ChaptGpt alle domande sul futuro del Biellese

IN CONCLUSIONE

Le risposte non lasciano dubbi sulla (buona) strada da noi intrapresa, ma al tempo stesso ci impongono alcune riflessioni: sull’affidabilità dei nuovi modelli di ricerca; sulla necessità di utilizzarli correttamente ai fini di programmare il futuro delle nostre città; sulla consapevolezza di manovrare strumenti che oltre a pesare sulle nostre decisioni, non solo politiche, tendono sempre più a disumanizzarci. Se riusciremo a superare senza traumi lo shock che tutte le novità, e che novità!, comportano e sapremo accettare le straordinarie possibilità che le nuove tecnologie ci offrono senza ridurci a controfigure passive dei robot, ebbene, arriveremo al punto di facilitare il compito di un sindaco o di un assessore, e perché no, anche di un ministro. Se in buona fede, potrà affidarsi all’intelligenza artificiale per rendersi conto dell’efficacia o meno delle sue decisioni. E agire di conseguenza: sempre che sia in grado di rapportarsi con i nuovi strumenti, e soprattutto sappia utilizzarli nella maniera giusta.

Marziano Magliola

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