Qualità della vita: Biella è 65.a in Italia rispetto alle 107 province

Rispetto al 2021, Biella nella classifica della qualità della vita perde altre sei posizioni e slitta al 65° posto. Rimane comunque nella top ten per ricchezza e consumi (5.a) assoluta in Italia, confermandosi nella geografia provinciale del benessere tra le province più ricche nella classifica 2022 del Sole 24 Ore.
In vetta alla graduatoria si piazza Trieste, seguita dalla provincia di Milano, Trento, Aosta e Bolzano. L’indagine del quotidiano fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori, di cui 28 aggiornati al 2021.
Tra i 90 indicatori statistici su base provinciale, divisi in sei ambiti (ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia e società, ambiente e servizi, cultura e tempo libero), ci sono 28 parametri aggiornati al 2021 e una decina di “indici sintetici” (che a loro volta aggregano più parametri).

LA POSIZIONE IN PIEMONTE NEL 2021

Torino è al 31° posto in classifica rispetto agli capoluoghi di provincia piemontesi

In particolare, l’indagine consente di focalizzare come sta andando la ripresa post pandemia, grazie ad un’analisi fatta su 20 dei 90 indicatori, per i quali è stata anche considerata la variazione rispetto all’anno precedente.
Torino è ancora al comando in regione. Il capoluogo piemontese, in testa anche nell’edizione 2020, scende di qualche posizione ma conquista il sesto posto in «Affari e Lavoro» e il 19° in «Cultura & Società».
Biella, anche quest’anno, si riconferma al 6° posto in Regione: prima assoluta su «Ricchezza e Consumi», passa però dal 2° posto del 2020 al quinto del 2021 a livello nazionale. Su «Affari e Lavoro» recupera ben 16 posizioni classificandosi al 49esimo posto, su «Giustizia e Sicurezza» è 33esima recuperando 3 posizioni rispetto al 2020, su «Demografia, società e salute» è 88esima recuperando dieci posizioni. Peggioriamo e siamo poco «smart» nei settori: «Ambiente, servizi e nuovi sistemi tecnologici», «Cultura e Tempo Libero». In entrambi i casi perdiamo ben 15 posizioni rispetto al passato, segno evidente che il biellese in questi due sottoindicatori si è incagliato rispetto alle posizioni che ci vedevano primeggiare in passato.

L’edizione 2021 dell’indagine sulla Qualità della Vita mette in evidenza, secondo i risultati raccolti, dove Biella ha mostrato maggiore resilienza e dove invece il territorio è più fragile. Le «sotto classifiche» sulla qualità della vita ci danno, oggi, uno spaccato reale dello stato di salute in cui Biella e i biellesi si trovano.
Analizzando le sei sotto categorie, emergono molti risultati interessanti, primo fra tutti il settore per Reddito e consumi: Biella, in questo caso, è al 5° posto assoluto in Italia e prima in Piemonte, pur perdendo tre posizioni rispetto al 2020, a conferma che il nostro territorio è comunque benestante. Siamo in 67esima posizione per reddito medio da pensione di vecchiaia e sessantesimi per prezzo medio di vendita delle case. Dove eccelliamo è per spesa delle famiglie e beni durevoli: in questo caso Biella è quarta assoluta.
Su Affari e Lavoro, invece, Biella guadagna posizioni: dal 66esimo posto del 2020 passiamo al 49esimo. Andando ad analizzare i sotto-indicatori, vediamo che il capoluogo laniero per start-up innovative è tra le top twenty in Italia, conquistando la 18esima posizione e 30esimi per quanto concerne le aziende che oggi nel biellese fanno e-commerce. Le note dolenti, purtroppo, riguardano invece le iscrizioni per nuove imprese e per il numero di ore legate alla Cig. In questo caso, siamo al 98esimo posto, addirittura penultimi in Italia. Infine, un valore che certo non passa inosservato è il dato sull’imprenditorialità giovanile, ovvero la percentuale di giovani under 35 sul totale delle imprese registrate: siamo al 103esimo posto in Italia.
Su Giustizia e Sicurezza, Biella è stabile. Al 33esimo posto in Italia, indica che nella nostra provincia c’è un basso tasso di criminalità, litigiosità, ma soffriamo per reati legati agli stupefacenti (96°) e per truffe e frodi informatiche (81°). Sul fronte della capacità della riscossione dei Comuni, ci distinguiamo: i biellesi sono ottimi pagatori confermandosi al 4° posto assoluto.
Discorso più complesso, invece, per demografia e società. Recuperiamo ben 10 posizioni rispetto al 2020, passando dal 98esimo posto assoluto all’88esimo. Ma, ahimè, il dato e fuorviante in quanto, per indice di dipendenza anziani (106esimi) e per quoziente di natalità (104esimi), siamo all’ultimo posto in Italia. Recuperiamo allora 10 posizioni: perché siamo 11esimi assoluti per casi Covid 19.
Le dolenti note arrivano sugli ultimi due settori: Ambiente-Servizi e Cultura-Tempo Libero. Biella (82°) perde 14 posizioni rispetto al 2020. Siamo al 96esimo posto per Pos attivi e 81esimi per ICityRank, ovvero per quanto riguarda i servizi online, la carenza di reti wi-fi pubbliche e le tecnologie di rete. Infine nel trasporto pubblico, non parliamone: siamo al 103esimo posto in Italia per offerta sulla mobilità.
Tempo libero e turismo? In questo campo incidono l’indice, la diffusione e la qualità di agriturismi, alberghi, ristoranti. Biella è al 70esimo posto perdendo rispetto al 2020 quindici posizioni. Meglio per quanto riguarda le palestre e le piscine, siamo 18esimi e particolarmente attenti alla lettura, 6° posto in Italia. Non per l’uso delle tecnologie: Biella in questo caso è 89esima assoluta per offerta della banda ultra larga. Infine, per quanto riguarda l’offerta culturale siamo al 90esimo posto.

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