Attività e eccellenze nel cuore del «Principato di Biella»

Oggi, venerdì 2 giugno, festa della Repubblica, BIelleseGreen ti porta in un viaggio nel cuore del Biellese alla scoperta di alcune eccellenze e attività dove il tempo non si è fermato. A differenza del passato, dove Biella e il Biellese, si riconoscevano in un «Principato» con tanto di Principe, Duca, Marchese, Conti e Contesse, Baroni e Baronesse… che ricorda tanto il Principato di Seborga in Liguria. Segui i punti nella cartina e apri le schede per approfondire di più…

RAGLIO D'ASINO

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Se Biella diventasse un Principato... quanti Baroni e Baronesse.

In Liguria c’è un piccolo centro medievale, vicino a Bordighera e Sanremo, dove vivono poco più di 300 anime. Seborga, che da anni si è autoproclamato «Principato di Seborga», ha una Principessa, un Consiglio della corona, guardie e moneta: tutto, ovviamente, non riconosciuto dallo Stato italiano. I seborghini, all’interno del Principato, hanno la loro bandiera, l’inno nazionale, il corpo delle guardie e coniano una moneta: il Luigino. Pur senza alcun valore legale, è utilizzata come buono spendibile in città con un valore fissato in 6 dollari statunitensi. Secondo gli esperti, è l’unità monetaria con il più elevato valore al mondo. Sul sito ufficiale, principatodiseborga.com, vengono spiegate le ragioni della presunta indipendenza. Una storia, questa, che ci riporta indietro nel tempo. Dal 1598 al 1798, all’interno del territorio biellese e vercellese, esisteva il principato di Masserano. Unito al marchesato di Crevacuore, fu un piccolo Stato indipendente. Per meglio comprendere come si sia sviluppato il feudo di Messerano tra le colline biellesi, la storia narra che nel 1394 il Cardinal Ludovico Fieschi, Vescovo di Vercelli, ottenne dal Papa Bonifacio VIII il conferimento e l’investitura del territorio per suo fratello Antonio, come risarcimento per le spese sostenute per averlo aiutato a sedare delle rivolte nel suo territorio. Il principato prospera fino al 1741 quando Vittorio Filippo, rinuncia ai diritti sovrani, vendendo lo stato per 400.000 lire in favore dei Savoia, conservando però i titoli ereditari di: «Principe Sovrano di Masserano, Marchese Sovrano di Crevacuore, ecc. ecc...». Il successore Carlo Sebastiano, con l’occupazione napoleonica, dieci anni dopo cede l’unione di Masserano e Crevacuore alla municipalità di Vercelli. Le decisioni del Congresso di Vienna, infine, sanciranno la definitiva perdita dell’indipendenza dell’ex feudo pontificio e l’annessione al Regno di Sardegna. Analogie che, in qualche modo, tra il Principato di Masserano e il Principato di Seborga s’intrecciano. Una fra tutte è proprio quella del Feudo di Messerano e Crevacuore dove sono state coniate milioni di monete, disperse poi in mezza Europa. Il mondo negli ultimi due anni è cambiato: c’è chi invade cercando di acquisire territori e c’è chi, ancora oggi, combatte e sogna rivendicando la propria indipendenza. Biella, in virtù della sua storia, grazie a un cavillo, potrebbe avere una nuova chance: «aggregare Masserano e i comuni del Biellese al Principato di Seborga e riprendersi con forza quell’indipendenza che il congresso di Vienna ci ha tolto anni fa». Grazie proprio alla capacità del passato nel saper coniare moneta, in un momento di crisi come questo, risolverebbe gran parte dei nostri problemi e permetterebbe alla città e al suo Sindaco di diventare uno stato indipendente, una piccola Svizzera. Per quanto riguarda la sovranità, non avremo problemi. Fino al 2024, la giunta comunale, visto gli ottimi risultati ottenuti, sarà sicuramente in grado di guidarci nel nuovo «Principato di Biella indipendente»; fregiandosi, finalmente, di titoli nobili che gli appartengono, come: Principe, Duca o Marchese, Conti e Contesse, Baroni e Baronesse...

LE ECCELLENZE NEL BIELLESE

L'ANFITEATRO DI SORDEVOLO. La Passione di Sordevolo è la massima espressione di teatro popolare corale. Una tradizione unica in Italia, documentata fin dal 1816, e tramandata ininterrottamente per due secoli di generazione in generazione. Ogni 5 anni l’intero territorio va in scena: più di 400 sordevolesi vestono i panni degli attori e danno vita ad uno spettacolo emozionante all'interno dell’anfiteatro di 4.000 mq.

IL BORGO DI MASSERANO. Il ricco patrimonio lasciato dai Principi di Masserano è custodito nel Polo Museale Masseranese, che comprende: la Reggia dei Principi Ferrero-Fieschi, la Chiesa Collegiata, la Chiesa di San Teonesto e la Chiesa di Santo Spirito. Il museo è gestito dall’Associazione Culturale Don Vittorino Barale ed organizza eventi, visite guidate e itinerari alla scoperta del borgo e dei suoi monumenti.

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