Le connessioni una condizione essenziale per il futuro del Biellese

INTERVENTO DI GIOVANNI VIETTI.

Il ruolo della nostra Associazione – ci racconta Giovanni Vietti presidente dell’Unione Industriale Biellese –  è un ruolo di responsabilità non solo verso gli associati, ma anche nei confronti del territorio e dei suoi stakeholder. La «responsabilità sociale d’impresa» per chi, come noi, la rappresenta, si estrinseca anche nell’immaginare un futuro sostenibile per le persone che abitano e lavorano in un territorio: significa creare le condizioni perché questo avvenga.
Noi lo facciamo con i principali attori locali, confrontandoci con loro e stringendo alleanze con partner che condividono la nostra visione e la nostra dedizione.
In questo senso, siamo convinti che il Sistema Biella possa svilupparsi facendo leva sul alcuni fattori determinanti: l’ambiente e l’economia circolare, le competenze delle persone, che siano protagoniste del cambiamento, un nuovo modello organizzativo, che mantenga l’industria al centro dell’economia, come motore della creazione del valore e della crescita.
Per quanto riguarda l’ambiente, io per primo, come imprenditore fortemente legato al territorio, penso che la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, anche dal punto d vista paesaggistico, sia centrale per mantenere l’elevata qualità della vita nel Biellese: uno strumento di attrattività anche per le giovani generazioni. Attrarre talenti, cioè persone appassionate e capaci in ogni ambito e ad ogni livello, significa dare linfa al cambiamento necessario all’interno delle nostre imprese, che sempre più, dovranno puntare su digitalizzazione e criteri ESG.
Le persone, con lo sviluppo delle loro competenze, sono al centro di questa azione. Non a caso, da tempo investiamo in progetti di ampio respiro per sviluppare la cultura di impresa, a partire dal rilancio di Città Studi o dall’ITS TAM. Va in questa direzione, ad esempio, la convenzione di Città Studi con l’Università di Torino che, per la prima volta, propone percorsi unici e realizzati a partire dalle specificità del territorio.

Per poter pensare in modo concreto lo sviluppo locale, però, le connessioni sono una condizione imprescindibile: connessioni fra le persone, collegamenti stradali e ferroviari, infrastrutture per una connettività adeguata. Perché le iniziative proposte possano davvero dispiegarsi e ottenere risultati concreti, è imprescindibile l’apertura del territorio verso l’esterno.

Servono infrastrutture digitali, collegamenti stradali e collegamenti ferroviari.
Su quest’ultimo punto, su cui tanto abbiamo insistito, mi limito solo a ricordare che sono stati investiti complessivamente 139 milioni di euro e che sono più di sei anni che il territorio chiede un collegamento diretto adeguato per Torino e per Milano.
Le infrastrutture possono attrarre nuovi residenti, puntando sulle famiglie o, perché no, magari anche sulla silver economy. Biella offre molti vantaggi: è baricentrica rispetto a Milano e Torino, il contesto provinciale è «sostenibile» per la qualità della vita e i servizi disponibile e il valore degli immobili è fra i più bassi in Italia.

Le connessioni adeguate sono una condizione essenziale, anche per poter attrarre nuovi studenti. Abbiamo una cultura d’impresa e un tessuto imprenditoriale straordinario e Città Studi può diventare un polo di eccellenza sempre più riconosciuto nella formazione: facendo crescere talenti, inoltre, avremmo anche l’opportunità di trattenerli e valorizzarli, creando un ambiente anche culturalmente più vivace.
Il dinamismo culturale, la qualità della vita e la possibilità di raggiungere comodamente il territorio, aumenta anche le possibilità di rispondere all’esigenza crescente di ricerca di personale da parte delle imprese, sia in termini di persone da formare (grazie al sistema della formazione) sia per quanto riguarda profili altamente specializzati.
Ecco perché le connessioni, a tutti i livelli, sono così importanti per lo sviluppo locale. Più persone e più talenti, uniti alla disponibilità immobiliare e all’opportunità di realizzare nuovi investimenti, possono rendere il territorio ancora più attrattivo e proiettato verso il futuro.
Laura Ricardi – Ufficio stampa UIB

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