Cascina Oremo, il luogo generativo per le persone e con le persone

Un sogno diventato realtà

di Mariella Debernardi

Oremo, un sogno ambizioso che si concretizza, ha avuto come doveroso coronamento la presenza di nomi autorevoli che hanno messo in risalto il dono al territorio da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Ad aprire la giornata di inaugurazione c’è stato il collegamento con il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli che ha parlato di «gioiosa giornata e grande orgoglio per il Biellese, grazie al grande ed efficace lavoro di squadra, un work in progress che va incontro alle aspettative e ai bisogni dei cittadini. L’investimento di peso su Cascina Oremo ha consentito di realizzare spazi in cui immaginare sempre più interessanti percorsi di accompagnamento; dove professionalità differenti permettano di guardare alle persone fragili, per vedere il loro talento e per valorizzarlo; un modo efficace per unire ad un’azione etica uno sguardo innovativo, finalizzato all’inclusione giovanile. Ho avuto occasione di visitare personalmente in tempi recenti la struttura e sono rimasta colpita dalla capacità di fare rete di associazioni, enti, terzo settore, fondazioni e istituzioni. Si tratta di una forma nuova di collaborazione che si propone come esempio da promuovere quale esempio di modello di riferimento da replicare e da esportare a livello nazionale».
A queste parole ha fatto seguito l’intervento dell’ex ministro per l’Istruzione Francesco Profumo, oggi presidente della Fondazione San Paolo e dell’Associazione Casse di Risparmio, che ha tracciato in sintesi la storia e le caratteristiche nel tempo delle Fondazioni: «Per prima cosa un grazie sentito va a Franco Ferraris per la sua capacità di progettare il futuro del Biellese e per l’esempio dato circa la possibilità di cambiamento degli interventi a favore del territorio. Perché la Fondazione, oggi, non è più un bancomat che distribuisce a seconda delle richieste, ma è un agente di sviluppo territoriale, sostenibile e in grado di avvalersi delle competenze da interconnettere. A Biella si tocca ora con mano la validità della connessione tra soggetti diversi, mossi da un unico obiettivo, quello di investire per il bene comune, in relazione con altre realtà nazionali».
A sottolineare il ruolo attivo e propositivo del polo di Cascina Oremo si è pronunciato Giovanni Quaglia, presidente di Crt: «Un plauso e un ringraziamento a Franco Ferraris in qualità di presidente per otto anni della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, per la sua capacità di fare squadra a supporto delle istituzioni e per lo sviluppo di progetti che integrano il tessuto sociale ed educativo locale. In soli 18 mesi c’è stata la trasformazione di uno spazio, la vecchia Cascina Oremo, in un luogo in cui pulserà la vita sociale e culturale biellese. Un luogo ‘generativo’, dedicato a creatività, talento e inclusione, pensato per le persone e con le persone, in cui si lavorerà insieme e dove il primato della persona consentirà il passaggio dall’io al noi insieme».
La parola è poi stata data a Marco Rossi-Doria, presidente di ‘Con i bambini’: «Stiamo registrando un aumento della povertà, anche in senso educativo, sia in termini di povertà assoluta che relativa, che portano all’esclusione. Siamo nel contempo assediati dalla crisi demografica e dal debito. C’è bisogno di speranza e di progetti di vita in questo frangente di forte crisi di prospettive. A Biella ho trovato un modello che permette di invertire la rotta e di aiutare i giovani ad orientarsi, un luogo che mette al centro ognuno di quei giovani in un clima comunitario che non risolve tutti i problemi, ma offre competenze e aumento del capitale relazionale. Cascina Oremo è un luogo di rigenerazione costruito su misura per quello che saranno i contenuti, è un valore attrattivo del territorio, un luogo di frontiera, rivoluzionario per le disabilità. I gemellaggi con altre realtà regionali italiane daranno a questo nuovo polo un respiro nazionale per poter combattere tutti insieme la povertà educativa minorile».

Un grande traguardo per Biella e i biellesi

Intervento integrale di FRANCO FERRARIS
Presidente Fondazione Crb

Mi scuserete ma oggi sarà molto difficile non emozionarmi.
Sono passati già otto anni da quando ho assunto la presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e fra 10 giorni il mio mandato avrà termine.
Tra poche ore inaugureremo Cascina Oremo, un luogo che sarà dedicato allo sport e io sono molto orgoglioso di questo traguardo che tutti insieme abbiamo raggiunto.
Sono stati otto anni pieni di energia, di passione, di progetti immaginati e realizzati.
Otto anni di rapporti umani che mi hanno permesso di confrontarmi con persone intelligenti e di grande cuore, persone ispirate e motivate a fare sempre meglio per il bene del nostro territorio con le quali abbiamo affrontato momenti belli e momenti molto difficili, come gli anni della pandemia, avendo sempre al centro il bene comune.
È stato un privilegio poterli incontrare e imparare da loro e con loro percorrere una strada comune che mi ha dato molto.
Un grazie sincero a Voi tutti per questi otto anni.
ascina Oremo è un sogno che si è trasformato in realtà, un luogo che rinasce grazie all’impegno di tutti.
Un grande orgoglio per la nostra comunità che qui esprime i valori della civiltà, dell’inclusione, del rispetto delle differenze e che in questo luogo farà in modo che il disagio diventi opportunità.
A Cascina Oremo davvero la sofferenza potrà diventare opportunità grazie alla capacità di operatori preparati di vedere le potenzialità che la disabilità nasconde.
La lotta alle disuguaglianze e la difesa dell’ambiente sono tra le grandi sfide del nostro presente e del prossimo futuro.
Oggi purtroppo in Italia e nel mondo assistiamo a un aumento esponenziale delle disuguaglianze proprio a partire dai più giovani e dai bambini, per i quali la povertà educativa, che si collega strettamente a quella economica, crea un’asimmetria nelle opportunità che spesso si tramuta in una perdita di capitale umano.
Il divario nelle condizioni di partenza genera, di fatto, disparità di futuri possibili.
La povertà dal 2005 ad oggi a livello nazionale è aumentata in modo ampio e diffuso colpendo in particolare le famiglie con figli e i minori.
La scuola e la formazione possono, anzi devono essere uno strumento di contrasto di questi squilibri affinché un grande potenziale fatto di talenti inespressi non vada disperso con un grave danno per tutta la comunità.
Per questo Cascina Oremo vuol essere un grande spazio, un’opportunità per chi è meno fortunato di essere parte di una squadra che gli permetta di partecipare alla vita attiva nel modo migliore.
Non è un caso che un progetto come questo nasca in un’antica cascina dove la cultura contadina ha lasciato un segno profondo, un segno che ci parla di rispetto per i tempi naturali, le risorse, le qualità di ognuno, una cultura nella quale la cooperazione è fondamentale per affrontare le difficoltà.
Cascina Oremo è un progetto straordinario che intercetta molti degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 e che è inserito nel dossier Biella città creativa Unesco.
In Cascina Oremo contenuto e contenitore dialogano grazie ai valori espressi da persone che hanno dedicato la vita alla missione dell’inclusione, ma questo spazio nuovo sarà soprattutto una “città dei giovani”, un luogo che pulserà ogni giorno di energie vitali, di futuro, di voglia di riscatto e inclusione grazie alle storie e alle speranze dei ragazzi e delle ragazze, dei bambini e delle bambine e delle loro famiglie che qui troveranno una risposta ai loro bisogni.
In Cascina Oremo potranno nascere ed essere valorizzati dei grandi talenti, che ci renderanno ancora più fieri della nostra comunità, ma soprattutto potranno sentirsi accolti e valorizzati, messi al centro, coloro i quali finora hanno dovuto lottare per far ascoltare la propria voce, i propri diritti.
Cascina Oremo dialogherà con un grande Polo formativo in espansione che comprende: Città studi; le Academy ITIS TAM, Università, CNR, Accademia dello Sport Pietro Micca, Ufficio Scolastico Territoriale di Biella agli Studi, Istituti superiori.
All’interno di questo Polo la missione di Città Studi è quella di promuovere l’istruzione e la formazione professionale con particolare attenzione alla cultura tessile, tema sul quale tutto il sistema Biella e la comunità biellese stanno lavorando uniti.
Un polo formativo che oggi coinvolge circa 2000 persone, ma che tra pochi anni saranno molte di più, anche grazie ai progetti di sviluppo in corso con l’Università degli Studi di Torino con cui è stata sottoscritta una convenzione ventennale.
Città Studi oggi ha un impatto molto forte sul territorio grazie a un bilancio sociale che sfiora i 10 milioni di euro.
Ma soprattutto Cascina Oremo è il frutto dello sforzo di decine di persone che l’hanno immaginata, progettata e costruita e che tutti ringrazio per il grande risultato raggiunto, concedetemi un particolare grazie al dottor Quaregna e tutta la sua squadra che tanto hanno fatto per questa opera.
Penso anche alle realtà che gestiranno i servizi della Cascina: Le coop Tantintenti, Sportivamente e Domus Laetitiae e il Consorzio sociale Il Filo da tessere; a chi ha sostenuto il progetto dal punto di vista delle attività: Impresa sociale con i bambini, Fondazione Cassa depositi e prestiti, Fondazione Time2.
Ma anche un grazie particolare per la fatica, l’impegno e i tempi record va sicuramente ai professionisti, alle imprese, a tutti gli operai e i tecnici che in soli 18 mesi hanno permesso che oggi Cascina Oremo venga inaugurata.
GRAZIE perché con noi siete stati fondamentali per costruire il futuro.

A Palazzo Gromo Losa – La mostra e i gemellaggi

In Italia su oltre 9 milioni di minori, un terzo vive in condizione di esclusione precoce. Un dato drammatico e in aumento in un Paese ricco, che fa pochi figli, che ha un terzo del suo futuro zavorrato perché non ha affrontato l’esclusione sociale precoce. Fino al 14 maggio, in occasione dell’inaugurazione di Cascina Oremo e nell’ambito della rassegna “Viaggio – Orizzonti, Frontiere, Generazioni”, Palazzo Gromo Losa a Biella ospita una mostra dedicata al tema: “Stati d’infanzia – Viaggio nel Paese che cresce”. Si tratta di un percorso emozionale che con 80 fotografie e un documentario accompagna i visitatori a riflettere sulle diseguaglianze e le marginalità vissute dai minori in Italia e sui progetti per contrastarle. Il progetto espositivo, promosso e prodotto dall’impresa sociale “Con i Bambini” raggiunge la città di Biella, dopo Roma, per la seconda tappa di un percorso più. Curata da Ilaria Prili (associazione Akronos), la mostra oltre agli scatti realizzati dal fotografo internazionale Riccardo Venturi presenta anche il documentario di Arianna Massimi. In mostra – tra i numerosi progetti sostenuti – anche alcune esperienze biellesi. Venerdì l’inaugurazione è stata l’occasione per la firma di un gemellaggio fra la Fondazione Crb e tre partner sociali che si occupano di progetti di recupero educativo a Iglesias in Sardegna, al quartiere Noce di Palermo e in Puglia e Basilicata.

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